Il Mercatale

La Urbino di De Carlo - Il Mercatale

La Urbino di De Carlo – Il Mercatale

Gli interventi che l’architetto urbanista Giancarlo De Carlo ha progettato nell’area del Mercatale, nell’ambito del Piano di risanamento e ristrutturazione del centro storico (1964), per la loro complessità sono stati chiamati Operazione Mercatale.

L’intera operazione comprendeva: il ripristino dei camminamenti di ronda sulle mura, la realizzazione di un parcheggio sotterraneo per le autovetture sotto il piano della piazza, la riapertura della rampa di Francesco di Giorgio, il restauro del teatro ottocentesco, la costruzione di una stazione per i pullman e gli autobus sotto la collina delle Vigne, il recupero delle vecchie stalle del Duca.
È stato effettuato il parcheggio sotterraneo (1969-72), ma non la stazione delle autocorriere: così le corriere, sempre più numerose per l’abolizione dell’unica linea ferroviaria ancora esistente Urbino-Fossombrone-Fano (1987) hanno continuato a posteggiare in superficie nel piazzale.
I camminamenti (1979) che dovevano continuare all’interno e all’esterno delle mura, collegando il Mercatale ai Collegi, alla città nuova, e al Parco dell’Albornoz (ora della Resistenza, ex Orto degli Scalzi), terminano ai piedi della collina delle Vigne. Nonostante nel nuovo PRG del ’94 se ne prevedesse la riorganizzazione.

Nel Piano del ‘94 la sosta dei pullman veniva sistemata nell’area della vecchia stazione dei treni, collegata con il Mercatale con una cremagliera che doveva arrivare, a mezza costa, fin dentro il parcheggio sotterraneo.
Ma allo stato attuale nessuna cremagliera approda al Mercatale, solo macchine e autocorriere che vi parcheggiano anche in superficie.
Non realizzato, per ora, lo scopo ultimo di tutta l’operazione: restituire alla zona monumentale della città la vocazione originaria di luogo di incontro, di attrazione, di accoglienza.
Effettuati anche i recuperi della Rampa (1970-1977) e del Teatro (1970-1983). Il Progetto per la Data, Osservatorio della Città, non è stato ancora realizzato ( i lavori sono iniziati nel 1998; più volte interrotti, lo sono tuttora).

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