Le case per i dipendenti dell’Università
Con le case per i dipendenti dell’Università di Urbino De Carlo inizia la sua ricerca di un linguaggio architettonico che mantiene forti legami con la tradizione costruttiva urbinate, pur affrancandosi per raggiungere un timbro espressivo contemporaneo. Oggi inglobate dalla crescita urbana, le case formavano in origine un emiciclo che si affacciava su quella che si può definire la memoria di un’aia. Sfruttando la complessità planimetrica del sito, che si trova in un’area di espansione recente, l’edificio è costituito da sei cellule uguali a schiera, che seguono le curve di livello. Ogni cellula comprende due alloggi in duplex che hanno al piano terreno la zona giorno e al primo piano le camere da letto. I dislivelli sono risolti nei punti di innesto tra le cellule, le stesse coperture seguono quest’andamento e spostano variamente l’incrocio delle falde. La struttura principale è in mattoni e la copertura a falda in coppi è sostenuta da travi in calcestruzzo poggiati su setti portanti trasversali.