Il Libro

Un’architettura comprensibile per la mente e per i sensi

Si compone di quattro scritti, tutti al femminile, giocati sulle emozioni che la casa suscita in chi la visiti o la abiti ( le autrici hanno avuto tutte un rapporto particolare con la casa per averla abitata in diverse stagioni dell’anno e della vita o per aver frequentato assiduamente il luogo e i suoi abitanti) e di una lettura dei disegni originali che illustra le caratteristiche di questa architettura, prezioso supporto ai testi narrativi.
I testi sono accompagnati da tante immagini, della casa e del luogo, e di particolari architettonici: fotografie in bianco e nero quelle antiche, a colori quelle recenti.
Gli AUTORI, lavorando insieme, ognuno secondo le proprie disponibilità di tempo e di conoscenze, hanno contribuito a presentare questa architettura in modo che risulti “comprensibile per la mente e per i sensi” come De Carlo sosteneva che ogni architettura debba essere.

Sommario

All’origine una vigna

Sullo sfondo della stagione felice vissuta da Urbino negli anni ’60, attraverso i ricordi dell’autrice vediamo la casa nascere e prender forma, inserirsi nel paesaggio (dandogli, come è stato detto per il Collegio del Colle, “più di quanto non ne riceva”) e invitare gli abitanti a godere dei suoi spazi.
Sonia Morra

Fuoco aria terra acqua

La studiosa di De Carlo rivisita Ca’ Romanino cogliendone la profonda sintonia con lo spirito del luogo: percorrendo i suoi spazi, siamo invitati a porre l’occhio e la mente su tutti quegli elementi che fanno della costruzione un pezzo del paesaggio nel quale è stata inserita. Particolare attenzione dedica ai materiali e all’arredo.
Tiziana Fuligna

I sensi di Ca’ Romanino

Nel testo della giovane ammiratrice delle architetture di De Carlo, la casa scavata nella collina diventa oggetto di una intensa esperienza percettiva, che ne rivela la sorprendente varietà di percorsi e di forme e ne scopre le soluzioni imprevedibili e inusuali.
Alice Devecchi

Costruire luoghi

Ca’ Romanino e il Collegio del Colle, opere quasi coeve, rivelano significative analogie (l’autrice alloggiava nel Collegio da studentessa), che introducono a una approfondita analisi delle modalità di intervento di De Carlo nel territorio urbinate (la progettazione tentativa).
Laura Piccioni

Ca’ Romanino nei documenti d’archivio

Le caratteristiche dell’edificio che hanno ispirato i testi narrativi trovano una efficace illustrazione nelle sei tavole tematiche (Tracciati regolatori geometrici, La volumetria dall’esterno, L’articolazione dello spazio interno, L’introduzione della cucina e un nuovo ingresso, Il fronte d’accesso, La luce dall’alto) che l’autore ci propone: una lettura affidata a una interpretazione dei disegni originali accompagnata da brevi testi.
Francesco Samassa

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